Con il grifone e l'aquila nel cielo delle "Rocche del Crasto". "Libertà" è il mio nome. ***************************************************** di gaetano zingales.
21 luglio, 2022
Il romanzo della vita di un errante e sillogi di Poesie di Gaetano Zingales con l'intervista del giornalista Nino Vicario
Gaetano Zingales con Nino Vicario
Una e-mail “SENZA PAROLE…
Se vuoi saperne di più, cercatelo”. Non è di tutti i giorni che nella posta elettronica ricevi una
mail di tal fatta. Ed ancora: “Ti ho appena inviato le bozze della mia ultima
“follia” letteraria, così, senza parole, fai tu, insomma, come meglio credi.
Gaetano”. Che il mio amico Gaetano Zingales è persona dal lato B rotondo, lo
sapevo da tempo; ma che s’interessasse anche di enigmistica, mi giunge nuova. Il
telefono squilla, dall’altro capo Gaetano si materializza e mi chiarisce a suo
modo, il significato della misteriosa mail. “Sai, il tempo per me, se non è
tiranno poco ci manca! (sic), per questa e altre ragioni, ho pensato di
realizzare un libro quale compendio di tutta la mia non certo facile vita.
Certamente non esemplare, ma onesta sì. Il libro vuole essere un dono ai miei
figli che, leggendolo, potranno capire il senso della mia esistenza che spesso
mi ha portato lontano da loro. In questo mio progetto, avrei il piacere che tu
mi collaborassi…”. Ma in che cosa consisterebbe – lo interrompo – questa mia
collaborazione? “…Semplice, risponde, ad inizio di ogni argomento che tratto, tu
mi precederai con delle domande pertinenti. Una sorta di dialogo a distanza,
stante la situazione legata alla pandemia. Incalzato dalle tue domande, io mi
sento più incoraggiato a scrutare più approfonditamente nella mia memoria, nella
mia coscienza…”. Tronca qui la telefonata, e mi lascia con in mano il cerino
acceso. A Gaetano non posso dire di no, quindi non mi rimane altro da fare se
non decifrare l’enigma “Se vuoi saperne di più, cercatelo” e mettermi al lavoro.
Beh, vi assicuro non mi è affatto facile… rischio di essere banale… inadeguato.
Allora, studi, cerchi di immedesimarti, di entrare in contatto con
l’interlocutore… e hai, cosa bellissima, l’opportunità di vivere una vita non
tua… Spinto dalla curiosità, prendo in mano le “bozze della pazzia”
zingalesciana e provo ad impostare e quindi ad abbozzare le prime domande sugli
argomenti estrapolati dal testo. Per comodità del lettore interessato a certi
argomenti più che ad altri (anche se il mio consiglio è di leggere nella sua
interezza questo testo di “Un” vero luncitanu), a ciascuna delle …. domande ho
apposto un breve titolo che ne individui i contenuti. Le domande da me poste –
scritte in “corsivo”, mentre il titolo identificativo invece, è scritto in
“tondo” -- sono state inserite e impaginate a sinistra prima della risposta
dell’Autore. Nino Vicario
Ai miei figli ed alla mia terra natia:
Longi
Incipit
Questo libro, in risposta alle domande del giornalista, racconta istanti della
mia vita e ricordi, depurati dagli avvenimenti “più delicati”, fermandomi
laddove sarebbe stato disdicevole addentrarsi. Nel testo parlo di alcune
condizioni e riflessioni inerenti il mio periodo di gestione, ma anche dopo, del
comune di Longi, parlo di “amori”( coloro che hanno lasciato una traccia
profonda nella mia vita) e di “amore” (quello verso la mia terra natia) . Ho
aggiunto, anche, strofe intimistiche, che riguardano diversi miei stati d'animo
durante la mia lunga esistenza perché pur esse hanno scandito i battiti del mio
cronografo mentre essi accadevano. Tutto ciò fa parte integrante della mia
storia di vita. Il testo di alcune poesie “sensibili” è stato scritto in diversi
periodi e fanno parte anch’essi della mia storia. La quale, verosimilmente, è
stata caratterizzata da una personalità complessa e speciale ( così definita da
altri personaggi che sono entrati in contatto, anche se per breve tempo, con
me), i cui sentimenti erano mossi da un intimo, latente pathos, “quello spirto
guerrier ch'entro mi rugge “, per dirla col Foscolo, nella ricerca del nuovo e
dello sconosciuto futuro, attraverso il romanticismo dei sentimenti, la ricerca
della serenità, l'incontro con i canoni della bellezza greca perfetta nelle
forme e nel volto, seppure nel divenire estetico, moderno e contemporaneo. Il
mio ispirato scrivere in versi, spesso, è scaturito dal pessimismo leopardiano
e, per i problemi di natura sociale e che riguardano, innanzitutto, il vivere
civile dell'uomo, mi veniva in mente la penna romantica foscoliana quando
inneggiava alla libertà ed alla giustizia, ovviamente senza averne eguagliata la
loro statura culturale nella forma e nello stile. Quelle d'amore , dedicate
a..., sono versi sciolti di ovvia ispirazione sentimentale, in un mix di stili
ispiratori :da Paul Eluard all'ermetismo di Ungaretti. La mia vita è stata
travagliata, tormentata e che, purtroppo, non mi ha dato una famiglia “normale”.
La qualcosa mi ha portato a non essere un buon padre e, probabilmente, neanche
un marito passabile, al di là dei torti ricevuti. Questa pubblicazione è
dedicata ai miei figli e credo sia giusto che ogni figlio sappia il vissuto del
proprio genitore, come io conosco quelli dei miei. Ho tolto, però, alcuni
passaggi dolorosi per una questione di riservatezza e per non riaprire antiche
ferite, rimarginate ma sempre amare al pensiero. La storia della mia vita non è
bella a leggersi perché pochissimi sono gli avvenimenti lieti; ma, ripeto, è la
mia storia. Come in un revival, ho acceso un vecchio proiettore per fare
scorrere nella mia mente, ancora lucida, malgrado il peso di parecchi anni sul
groppone, le tante diapositive che hanno tipizzato il mio vivere, dall'infanzia
ad oggi e che ho affidate alla sapiente penna del giornalista. In precedenza
ebbi ad affermare: quando una persona si avvicina alla fine del suo cammino, si
siede su un virtuale grosso sasso e va col pensiero ai fotogrammi disseminati
lungo la sua lunghissima strada. E' quello che idealmente ho fatto io con
l’aiuto di NinoVicario. Il Presidente Sandro Pertini ebbe ad affermare che, se
fosse stato necessario, era disposto a ripercorrere quel suo stesso cammino in
quanto non si era pentito di niente. Del Comandante Partigiano Socialista
conosciamo la sua vita di antifascista, che lo portò ad essere segregato nelle
carceri di Mussolini, ma anche quella di esule in Francia e di muratore per
necessità. Io non posso affermare che sarei disposto a ripercorrere il medesimo
cammino perchè ho commesso, nella mia vita, alcuni errori, in buon fede e
ritenendo che non fossero tali ma che lo erano invece per il mio bene; però, ho
fatto anche cose belle, che rifarei. Quali? Occorre saper leggere tra le
righe... di filmati e scritti, che riguardano gli ottantatre anni della mia
vita, alcuni dei quali di “lotta” altri di “governo”. Il mio vissuto è dedicato,
anche, al mio paese natio, Longi, che, pur non essendomi stato concesso di
viverci stabilmente, l'ho sentito a distanza, l'ho servito, quando vi sono stato
chiamato, perchè profondo è il mio amore per la terra mia e dei miei avi. Questo
libro, come detto, è un mix di risposte alle domande dell’intervistatore, ma
anche un corredo di documenti e di strofe, attinenti agli eventi descritti e che
accompagna lo scorrere delle pagine. Perché questo libro autobiografico? Non
certamente per piaggeria personale , ma perché ritengo che una esistenza
intensa, “avventurosa” e variegata, portandola a conoscenza di chi, curioso,
volesse apprenderne la storia, potrebbe servire anche da maestra di vita per
colui che inizia il suo giovanile cammino nel difficile percorso che lo attende.
Nel mio ufficio, al Sindacato, avevo affissi alle pareti tre poster: di Sandro
Pertini, di Salvatore Carnevale (il Sindacalista socialista ucciso dalla mafia)
e di Che Guevara, quali simboli e riferimenti ideali ai principi di Libertà, di
Giustizia sociale, di difesa dei lavoratori e dei più deboli.
Nota: I vari argomenti non seguono l’ordine temporale, ma vengono inseriti in maniera
disorganica.
I Gaetano, la prima domanda vorrebbe andare alle radici del tuo
vissuto. Parlami dei due amori della tua vita: Quello che ha lasciato un segno
nella tua vita…quell’altro verso Longi, tua terra natia. Ed ancora: hai
accennato a strofe poetiche piuttosto intimistiche riguardanti stati d’animo
della tua esistenza che a tuo dire è stata travagliata, tormentata Per finire
andiamo allo Zingales poeta, a quello spirto guerrier ch’entro ti rugge”? Bene,
Gaetano, ora fai un bel respiro, poi mi rispondi… Longi Errante tra nidi, paesi
e poltrone II Permettimi di chiederti qualcosa sulla tua infanzia; dimmi anche
qualcosa delle prime esperienze nel Collegio salesiano di Palermo. Forse chiedo
troppo, ma non posso esimermi da non farlo, un po’ per curiosità, un po’ perché
la qualcosa mi stuzzica, mi incuriosisce: raccontami delle tue esperienze
sessuali? Leggo, inoltre, che gran parte del tuo tempo libero lo hai speso in
epiche partite a calcio e alle disavventure post-partite. Gaetano, tu che a
quanto pare, non ti sei fatto mancare nulla, descrivimi come sei pervenuto al
teatro e le conseguenti notti “brave”. Oro tocco un argomento che, forse, ti
rattrista un po’? La partenza da Longi con tua madre trasferita per servizio;
del suo negato rientro a Longi, le difficoltà economiche. Infine, dimmi qualcosa
sulla lunga storia della farmacia e degli inevitabili strascichi.
La mia biografia cruda, odissea di un’incompiuta, dove per compagna ho avuto la
solitudine.
Dal primo respiro a diciassette anni
Ebbi l’onore di nascere nella
via, a gradoni, percorsa ogni domenica di Pasqua, da Maria ammantata con un
drappo nero, per perpetuare “U scontru” con Suo Figlio Risorto: una tra le più
toccanti, e cariche di significato umano, manifestazioni religiose della
Sicilia. L’evento avvenne una domenica di dicembre del 1938 nel paesino che, nei
700/800 anni del suo attuale insediamento, ha avuto attribuiti diversi toponimi
per, poi, vedersi aggiudicato quello finale di “Longi”. ........
L’incompiuta riforma
del comune di Longi ovvero IO, SINDACO A META’
VIII A questo punto del percorso,
a quanto pare, giusto a Longi, uno dei tuoi amori, l’esperienza politica di cui
vieni investito, si apre e subito t’imbatti in una sorta di “pietra d’inciampo”:
la “grave situazione amministrativo-finanziaria” di cui soffre Longi e ne
chiarisci i termini nel corso di un pubblico comizio. Fu un boomerang per il
prosieguo della tua azione quale primo cittadino giusto per il Comune che più
ami e che ti ha portato – tuo malgrado – a definirti “Un sindaco a metà”?
Andiamo per ordine: Tra le prime difficoltà, con le quali, giocoforza, ti sei
dovuto confrontare, affiorano i debiti del Comune e il conseguente rischio di
fallimento dell’ente. A questo punto, parlami di come la situazione debitoria
(non da te creata) ha fatto nascere – ad alcuni – l’idea di indire un referendum
che portasse alla tua rimozione. Di cosa venivi accusato? A me sorge il dubbio,
non peregrino, che l’azione sanzionatoria sia la diretta conseguenza del tuo
comizio-denuncia pronunciato in Piazza Umberto I? Poi arrivano – in barba a
tutto e a tutti – le assoluzioni; i rimpianti per i mancati progetti per Longi;
le considerazioni finali per un’avventura non nata proprio sotto i migliori
auspici, ma anzitempo “morta” per la cupidigia di alcuni – direi (quasi) tutti –
pseudo politici locali. Non concludo, caro Gaetano, senza chiederti il senso
morale del tuo messaggio rivolto ai giovani Longesi.
“Scrivere in Sicilia”, ha
detto Sciascia, è stata sempre un’eresia, un’attività mal considerata, una
specie di spia, un compatriota che divulgava cose che andavano taciute”. Ciò
.............
BIOGRAFIA Nacqui a Longi (ME), il 4 dicembre 1938. Già giornalista pubblicista,
iscritto all’Ordine regionale dei Giornalisti di Sicilia. Corrispondente per la
Sicilia del “Lavoro Italiano”, organo della UIL confederale; Redattore capo di
“Risveglio Postelegrafonico” della UIL-Post nazionale; Fondatore e Direttore
responsabile di “PT Sicilia” (1978-’93) e de “Il Corno” (1963-’72), organi della
UIL-Post, rispettivamente regionale e provinciale di Messina; Redattore capo di
“Coerenza”, organo della Federazione Psdi di Messina (1969-’70). Su proposta del
Presidente del Consiglio Bettino Craxi, il Presidente della Repubblica Cossiga,
mi ha conferito l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.
Commissario nazionale UIL-Post per la riforma dell’azienda P.TT.; Segretario
confederale della UIL di Cefalù; Consigliere nazionale del Dopolavoro Centrale
delle P.TT.; Segretario regionale della Uil-post Sicilia: Sindaco di Longi;
Coordinatore regionale dell’Associazione angioedema “Melchiorre Brai”;
Presidente del Centro Studi Castrum Longum; Segretario regionale organizzativo
del Partito Socialista Siciliano. PUBBLICAZIONI: Bastardo – zibaldone di
racconti, poesie e altro – Prefazione di F. Cannizzaro, Commento di N. Vicario –
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mai amato nessuna come te - Viaggio nella solitudine, romanzo - Romanzo L’ultima
baronessa - Romanzo Quel borgo baciato dalle acque del Mylè - Storia di Longi Il
romanzo della vita di un errante PREMI 1° premio: VI edizione Concorso di poesia
“Bonsignore-Basile” 2011, con la poesia “Vorrei” Premio “Auser” 2015 per la
poesia “Il Vento del mondo” Inoltre: Ho scritto articoli per vari organi di
stampa e agenzie on-line, nonché relazioni su diverse tematiche. Curo i blog
Rocche del Crasto e il Nibbio
Il romanzo è pubblicato in versione cartacea da Ilmiolibro di Kataweb- Vai a : <"http://reader.ilmiolibro.kataweb.it/v/1285451/#!">
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